Durante l'emergenza Covid ci siamo confrontati con Open sulla precarietà del clubbing italiano. Il clubbing è morto?
La cultura dei club sfida la burocrazia: “Se uniamo le forze entriamo nel futuro”
All’avanguardia nell’economia della notte sono invece gli spazi capaci di unire più identità diverse (...) i club si sono trasformati in spazi molto più versatili che offrono attività anche diurne, non solo musicali, e si avvicinano di più a centri culturali. È comunque un equilibrio molto difficile da raggiungere
50 anni da Woodstock, gli eventi medio-piccoli e i club stanno arrancando fino a sparire, mentre tutto il resto viene fagocitato da giganteschi baccanali iper-sponsorizzati. Parliamo di futuro.